Consigli per il potenziamento muscolare per chi inizia a correre

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Se esistesse un partito dei runner, da qualche anno a questa parte avrebbe vinto qualsiasi elezione. La crescita esponenziale del movimento podistico italiano si spiega con una constatazione solo apparentemente banale: correre è l’attività fisica con il migliore rapporto impegno/beneficio, e in un’ora si può effettuare un allenamento ad alto contenuto di chilometri e di intensità. Si aggiunga che, nonostante i costi di calzature e materiali tecnici siano aumentati con il passare degli anni, il running resta fondamentalmente un’attività sportiva economica.

Ecco spiegato il fenomeno delle decine di migliaia di persone che scelgono la corsa come attività per tenersi in forma durante il tempo libero, neofiti che molto spesso si trasformano in agonisti amatoriali affollando le gare su strada domenicali .

Nelle schede della Repubblica dei runner abbiamo fornito indicazioni di base su quale deve essere l’approccio al podismo di chi inizia questo sport in età adulta. Un avvicinamento graduale che, comunque, andrebbe affiancato se possibile anche da un’attività “soft” di potenziamento muscolare, da realizzarsi con esercizi ed andature sul campo di atletica o su terreni sterrati. Anche prevedere eventualmente sedute con piccoli sovraccarichi in palestra, può essere molto utile a migliorare le performance e, soprattutto, a prevenire gli infortuni.  Non mi stancherò mai di ripetere che alla base di problematiche fisiche è molto spesso una mancanza di forza muscolare abbinata ad una perdita di elasticità muscolare.

Ecco, dunque, l’opportunità di integrare gli allenamenti settimanali con strumenti di potenziamento muscolare, quali gli esercizi in forma statica: saltelli, core stability, affondi sul piano sagittale e frontale, piegamenti sulle gambe, molleggi sui piedi utilizzando un gradino, corsa sul posto con particolare attenzione a far salire il tallone sotto al gluteo in fase di richiamo. E poi esercizi in forma dinamica come gli skip in avanzamento, la corsa calciata posteriore, il galoppo frontale e laterale, la corsa saltellata, l’accenno di corsa balzata. In una fase più avanzata di preparazione e pratica podistica, potranno essere introdotti allunghi in salita di circa 80 metri in forma ripetuta.

Tutto questo perchè è fondamentale, anche per la corsa sulle distanze più lunghe, restare elastici e reattivi muscolarmente. Spesso, invece, la tendenza è quella di aumentare solo il volume chilometrico degli allenamenti, esponendosi così a traumi da sovraccarico, fratture da stress o fasciti plantari che impongono poi soste lunghe mesi dell’attività sportiva. L’ultimo consiglio è di affidarsi, il più possibile, ai pareri e al lavoro di tecnici e preparatori di atletica leggera.

Buona e lunga corsa a tutti!

pubblicato su Repubblica.it – http://www.repubblica.it/sport/running/