Allenamento per la maratona: oltre ai chilometri è importante la qualità degli allenamenti

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Da qualche anno si è consolidato il concetto che, nella corsa di lunga distanza, oltre al volume vanno ottimizzate altre qualità dell’allenamento. Una su tutte, la forza muscolare che, tra l’altro, ha una funzione di prevenzione dagli infortuni.

Chilometri sì, chilometri no. Da quando esiste la corsa, esiste questo ineluttabile dilemma per il maratoneta. Per anni si è pensato che l’unico mezzo d’allenamento fosse accumulare massicci chilometraggi. Oggi dopo anni di allenamento di migliaia di atleti tante cose sono cambiate. I runner di alto livello sono i nostri riferimenti permanenti perché, se è vero che hanno talenti straordinari, è vero pure che sono esseri umani come tutti. Si è consolidato il concetto che oltre al volume vanno ottimizzate altre qualità dell’allenamento. Una su tutte, la forza muscolare che ha due funzioni principali nella corsa: proteggere lo scheletro e la struttura tendinea e legamentosa dai traumi della caduta ad ogni passo e migliorare l’efficienza del gesto meccanico. Insomma, andare più veloci.

Quale influenza sociale esiste oggi che ci indirizza verso le gare lunghe tipo maratona piuttosto che verso una gara di velocità ? Ci sono parecchi fattori che concorrono a questa convinzione: prima tra tutte il marketing del business delle maratone nazionali ed internazionali; poi il fatto che correre sia un gesto spontaneo e che non necessiti di particolare attrezzatura e di un particolare allenamento specifico; l’idea che fare velocità sia complicato e che richieda un allenatore competente. Però è chiaro che se basta un amico che ti passa un programma di allenamento senza competenza professionale per correre una gara così difficile, significa che la percezione più diffusa è che allenarsi sia molto facile e che sia sufficiente fare chilometri su chilometri. In realtà le cose non stanno proprio così.

Un preparatore atletico professionista che ha corso e conosce questo sport, introdurrà nella pianificazione dell’allenamento tanti strumenti che miglioreranno la resa del maratoneta neofita e sopratutto costituiranno una prevenzione dagli infortuni che nella corsa possono essere tanti. Iniziare un allenamento per la maratona vuol dire essere preparati da più punti di vista: la componente muscolare di un maratoneta riveste un ruolo fondametale. Il corridore del 2017 si occupa di forza ,di velocità , di stimolare il metabolismo lattacido molto di più di quello che facevano i suoi “colleghi” di qualche decennio fa. Bisogna uscire dalla logica del dover fare chilometri in funzione di una gara di maratona. Ormai abbiamo le competenze tecniche  per poter costruire un atleta long distance con molti strumenti che esulano dalla capacità aerobica. La differenza tra un soggetto allenato esclusivamente con le distanze accumulate ed uno che usa la multilateralità della preparazione atletica si vede sia nel modo in cui corre sia nella resa prestativa.
Insomma, per non avere moltitudini di ex maratoneti che non riusciranno neanche a camminare da anziani per i traumi della corsa, dobbiamo sviluppare qualità fisiche che sono spesso dimenticate dal corridore di lunga lena.

da Repubblica.it – http://www.repubblica.it/sport/running/allenamenti/2017/02/03/news/maratona_chilometri_allenamento_preparazione_muscoli-157512072/